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Manuele Albanese: un primo disco uscito per Cramps Music

Rimandi al passato, tra biglie d’infanzia e sentimenti “battistiani”

Non è più la Cramps che conosciamo ma comunque resta l’effige di un marchio che ha fatto storia. E continua a farne visto che l’immenso catalogo non smette di seminare musica nuova. Manuele Albanese, cantautore vicentino, fa il suo esordio con questo LP – disponibile anche in una bella release in vinile – dal titolo “Biglie” che già troviamo dentro gli streaming service e che da questo venerdì si porterà in radio con la title track, primo singolo estratto.

In un calderone di alluminio anti-aderente mescoliamo assieme: quella genialità metrica di Battisti che sapeva come trovare il suono giusto per le parole affidategli dal grande Mogol. Un pizzico di Bersani, con quella sua scioglievolezza nelle “z” così come in certe vocali, nella sua capacità di destruttura il cemento quotidiano e fotografarlo con parole che sanno di giocattoli di plastica. Poi due pugni di Battiato, quando univa l’elettronica per disegnare scenari aperti e immaginifici nel santo pop di grande consumo… e il nostro non è da meno a richiamarlo quando si appoggia vocalmente su certe vocali (si ascolti bene come chiude la strofa dentro “Acido Cloridrico” che non a caso ci confida essere un omaggio alla sua grande musica). E poi, pescando da sue dichiarazioni in merito alla bonus track che chiude l’ascolto, anche quella visione cinematica del suono che richiama Moroder. Confezioniamo il tutto in un bel packaging decisamente antico, nei colori come nei materiali. “Biglie” è un disco che non ha pretese, di canzoni d’amore e di vita, di caviglie rotte e soste forzate, di allegorie di vita che Albanese sa bene come raccontarci con quel tono che sembra ironico e sarcastico. C’è poco da sottolineare, un disco compatto che sembra mostrare una unica ragione e faccia. Ad eccezione, evidentemente, di “Domani”, la bonus track che dicevamo, forte di un suono e di arrangiamenti in cerca di futuro, di spazialità, come ritrovarsi dentro un disco spaziale dei redivivi Audio 2 (non è un caso che i rimandi sono sempre gli stessi). Scivola senza scossoni, dal gusto retrò, di funky, di blues, di pop ben definito elettronicamente… spalle larghe per codificare in modi personali tonnellate di dischi che hanno fatto storia.

Written by Redazione Bravo!

Bravonline nasce tra il 2003 e il 2004 frutto della collaborazione tra vari appassionati ed esperti di musica che hanno investito la loro conoscenza e il loro prezioso tempo al fine di far crescere questo magazine dedicato in particolar modo alla Canzone d’Autore italiana e alla buona musica in generale.

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