E’ morto a Roma a 82 anni Antonio Coggio, autore, compositore, produttore discografico e talent scout che negli anni ha collaborato con grandi artisti. Da ricordare il sodalizio con Claudio Baglioni.
Tantissimi devono molto a Coggio: da Claudio Baglioni appunto ,a Ivano Fossati, da Mia Martini a Mariella Nava, da Mimmo Cavallo a Fiorella Mannoia, da Luca Barbarossa a Stefano Rosso. Tonino ha seguito tante star della musica, sin dai primi passi, fin dalle prime melodie, arraggiamenti. Oggi lo piangono, lo ricordano e lo ringraziano.
Nato nel 1939 a Savona, Tonino, così lo chiamavano i tanti amici che oggi ne piangono la scomparsa, ha iniziato il suo percorso musicale negli anni ‘60, accompagnando al pianoforte alcuni cantautori della scena genovese.
Nel 1966 inizia a lavorare alla RCA come assistente musicale, su iniziativa di Ennio Melis. Contestualmente continua l’attività dal vivo come tastierista di Domenico Modugno.
Nel 1967 conobbe Claudio Baglioni. Come riportato da Wikipedia, così il musicista ligure ricordò l’incontro.
«Me lo presentò un collaboratore di Teddy Reno, che l’aveva notato al loro Festival degli Sconosciuti. Claudio cantò Georgia on my mind di Ray Charles al pianoforte. Come cantante prometteva molto, aveva modulazioni particolari.»
Con Claudio Tonino stringe un sodalizio che durerà dal 1970 al 1975.
Produsse i suoi album di quel periodo e collaborò alla composizione delle musiche di molti dei suoi successi, quali Questo piccolo grande amore, Con tutto l’amore che posso, Porta Portese, Amore bello, Io me ne andrei, E tu…, Sabato pomeriggio e Poster.
«Io mi mettevo al piano e Claudio imbracciava la chitarra. Buttavamo giù spunti, decidevamo cosa comunicare, poi lui preparava il testo ed insieme elaboravamo la musica. Infine lui rifiniva le parole, ed io sistemavo le note.»