Dalle Nuove Musiche Al Suono Mondiale
XX STAGIONE
Mercoledì 28 aprile
ore 21.00
Teatro Vittoria
Via Gramsci 4 – Torino
MARC RIBOT TRIO
(Usa)
In collaborazione con Folkclub
La sua apparizioni, nel corso dei vent’anni della rassegna Dalle Nuove Musiche Al Suono Mondiale sono ormai leggenda e il fascino di questo artista tanto geniale quanto simpatico è praticamente insuperabile.
Il trio che sarà protagonista del concerto in programma mercoledì 28 aprile al Teatro Vittoria di Via Gramsci 4 annovera insieme a Marc Ribot alle chitarre due vero e proprio mostro sacro del free jazz come Henry Grimes al basso e Chad Taylor alla batteria. Musicisti che stupiscono per la coesione e per la capacità di seguire Ribot su e giù per i territori della musica, tra punk e jazz, musica colta e tradizionale americana, abbattendo steccati e facendosi beffe di confini arbitrari e inconsistenti.
Marc Ribot è nato a Newark, nel New Jersey, nel 1954. Ha suonato la chitarra in numerose garage band, durante gli anni della scuola, mentre studiava chitarra con il suo mentore e maestro, l’haitiano Frantz Casseus (cui Marc dedicherà il disco Marc Ribot plays the works of Frantz Casseus nel ‘93). Nel 1978 si trasferisce a New York dove suona nei Realtones (84-89) e nei mitici Lounge Lizards di John Lurie. Nello stesso periodo collabora con giganti del calibro di Wilson Pickett, Rufus Thomas e Chuck Berry. Ma aprire il quaderno degli artisti con cui ha collaborato Marc, equivale a fare un inventario dei musicisti più geniali e inventivi che la musica americana ha prodotto negli ultimi vent’anni: Tom Waits su tutti, ovviamente, al quale Marc, con la sua chitarra, ha dato un fondamentale contributo nella creazione del suo inconfondibile sound; e poi John Zorn, Arto Lindsay, Laurie Anderson, McCoy Tyner, T-Bone Burnett, The Jazz Passengers, Medeski Martin & Wood, James Carter, Joe Henry, Allen Toussaint, Trey Anastasio, Patti Scialfa; e fuori dai confini americani: Elvis Costello, Marianne Faithful, Caetano Veloso, David Sylvian, Susana Baca, il nostro Vinicio Capossela, Vinicius Cantuaria, i cubani Sierra Maestra, e il francese Alain Bashung.
Negli anni ‘90, Marc ha fondato i Los Cubanos Postizos, con i quali ha inciso due dischi e tenuto numerosi tour in tutto il mondo. Un musicista in continua ricerca; un chitarrista tecnicamente dotatissimo, capace di buttare a mare tutto il suo virtuosismo in cambio di un suono “altro”, un ponte tra le avanguardie jazzistiche degli anni 50 e 60 e quelle post-rock degli anni 90 e duemila.
…come Thelonius, Ribot sa esattamente come e quando suonare la giusta nota sbagliata… Signal to noise
Henry Grimes è universalmente considerato uno dei più grandi bassisti della storia del jazz. Basti dire, per inquadrarlo, che è stato uno dei pochi bassisti a suonare il basso per il grande Charles Mingus, nelle occasioni in cui il Maestro passava al pianoforte. L’elenco degli artisti ai quali ha prestato la sua grande sensibilità di contrabbassista è praticamente la galleria dei grandi del jazz: Albert Ayler, Don Cherry, Benny Goodman, Coleman Hawkins, Roy Haynes, Lee Konitz, Steve Lacy, Gerry Mulligan, Sonny Rollins, Pharoah Sanders, Archie Shepp, Thelonius Monk, Cecil Taylor, Charles Tyler, McCoy Tyner, e tantissimi altri. A fine anni 70 abbandona completamente lo strumento ritirandosi a vita privata. Vent’anni più tardi William Parker gli regala un contrabbasso implorandolo di tornare a suonare in considerazione della grande influenza che esercita sulla giovane generazione di bassisti di cui Parker è esponente di rilievo. Grimes rientra alla grande, e, ben lungi dal rifare il verso a se stesso o allo stile di vent’anni prima, torna immediatamente sulla cresta dell’onda dell’avanguardia, la sua presenza in questo trio ne è prova lampante.
Chad Taylor si divide nella sua attività di batterista tra la scena jazz newyorkese e quella post-rock di Chicago. A New York, tra gli altri, ha lavorato con Bobby Bradford, Peter Brotzmann, Roy Campbell, Eugene Chadbourne, Leroy Jenkins, Joe McPhee, Roscoe Mitchell, John Zorn. A Chicago con Brokeback, Isotope 217, I tedeschi Mouse on Mars, StereoLab, Tortoise, Jim O’Rourke, Sam Prekop.
jazz
Posto unico € 18 ridotto € 15
Prevendite per gli spettacoli
INFO PIEMONTE, Piazza Castello angolo Via Garibaldi – Torino
Tutti i giorni dalle 10 alle 18 (non si applicano diritti di prevendita). Sono previste riduzioni sui biglietti presentando al momento dell’acquisto le tessere Fnac, Aiace, Abbonamento Musei, Torino + Piemonte Card.
Sono disponibili biglietti ridotti registrandosi sul sito www.musica90.net
Per prenotare i posti a prezzo ridotto presso il Teatro Astra è necessario recarsi alla cassa del teatro e presentare la mail di conferma entro la settimana precedente il concerto.
Nei giorni dei concerti a partire dalle ore 20 è aperta la biglietteria presso la sede dei concerti.
Con il patrocinio della città di Torino