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VOCI OLTRE, il primo album di DJELEM DO MAR

Un viaggio “etno-linguistico” che parte dal Mediterraneo per spingersi oltre

Djelem Do Mar - Fabia Salvucci e Sara Marini
Djelem Do Mar - Fabia Salvucci e Sara Marini

VOCI OLTRE, il primo album di DJELEM DO MAR

Un viaggio “etno-linguistico” che parte dal Mediterraneo per spingersi oltre: si tocca l’Africa, l’Asia, l’America meridionale, per poi tornare in Europa e finire in Italia
Dieci lingue per undici brani, di cui sette originali

Un progetto di Sara Marini e Fabia Salvucci con Lorenzo Cannelli, Paolo Ceccarelli, Franz Piombino e Michele Fondacci

Un viaggio “etno-linguistico” che parte dal Mediterraneo per spingersi oltre: si tocca l’Africa, l’Asia, l’America meridionale, per poi tornare in Europa e finire da dove si è partiti, in Italia.

Undici brani, sette originali e quattro tradizionali. Un repertorio affrontato in dieci lingue: quelle di casa nostra – italiano, sardo, siciliano e calabrese grecanico (parlato nella provincia di Reggio Calabria) – e armeno, greco, bulgaro, iraniano, farsi (persiano) e portoghese.

E’ “Voci oltre” il primo album di Djelem Do Mar, un progetto ideato nel 2016 da Sara Marini e Fabia Salvucci, due cantanti, autrici e ricercatrici che in quest’avventura sono affiancate da Lorenzo Cannelli (pianoforte, laouto cretese, symphonia medievale e voce), Paolo Ceccarelli (chitarra elettrica, chitarra classica e cavaquinho), Franz Piombino (basso elettrico e basso fretless) e Michele Fondacci (batteria e percussioni).

In particolare, Lorenzo Cannelli è anche compositore della maggior parte dei brani originali con la preziosa collaborazione di Paolo Ceccarelli per alcuni. Importanti sono anche gli autori dei testi originali: Pietro Cernuto, a cui si deve il testo siciliano di “L’amuri di na matri”, Theodoro Melissinopoulos, testo greco di ” I zoi pali”, Riccardo Tordoni, testi in italiano di “Se guardi qui” e “La vita oltre”, e Pietro Fadda, testo in sardo di “A Babbu Mannu”.

Il nome Djelem Do Mar nasce dalla fusione di parole provenienti da due diverse etnie: Djelem, o Gelem, che in lingua romanì significa camminare, andare, viaggiare, e Do Mar, che in portoghese si traduce in “del mare”.

L’album “Voci oltre” parte da un lungo lavoro di ricerca storica sul canto e sulla musica popolare e si contamina grazie all’uso di strumenti rock/pop. Un progetto che si propone come un percorso musicale dalle radici antiche ma dal suono contemporaneo. Troviamo, quindi, sonorità mediterranee, melodie greche, ritmi iraniani, africani e musica tradizionale del centro sud dell’Italia.

L’album è prodotto artisticamente da Stefano Saletti – musicista e compositore, uno dei nomi più accreditati della world music italiana – ed esce per l’etichetta Maremmano Records, con distribuzione Ird.

Djelem Do Mar - Voci Oltre
Djelem Do Mar – Voci Oltre

GUIDA ALL’ASCOLTO traccia dopo traccia

Khorodig Morodig

Lingua: armeno

A cosa è disposta una donna per amore? La risposta è in questo brano armeno in cui l’innamorata arriva al punto di buttarsi da una montagna per raggiungere il suo amato. Brano molto famoso che ha visto, negli anni, moltissime versioni. In Armenia è suonato in ogni celebrazione, dal sacro al profano.


A Babbu Mannu

Lingua: sardo

Babbu Mannu, in italiano “il gran padre”, ovvero Dio. Il brano nasce dalla penna di Pietro Fadda. Testo di stampo sociale che guarda, quasi con indignazione, ad un Terzo Mondo sfruttato e depredato.


I Zoì Pali

Lingua: greco

“I Zoì Pali
”, in italiano “La vita di nuovo”. Un augurio che, decontestualizzato dal canto d’amore, diventa quasi un attuale manifesto per un ritorno alla vita. E’ una composizione di Lorenzo Cannelli, una serenata. Il testo, in greco, è del musicista Theodoro Melissinopoulos.


Dilmano Dilbero

Lingua: bulgaro

“La bella Dilmana”, una graziosa fanciulla intenta a spiegare come si coltivano i peperoni. Un canto tradizionale; in apparenza una semplice filastrocca, in realtà un testo continuamente allusivo. In Italia Il brano è conosciuto come “Il pippero”, una versione parodistica di Elio e le storie tese, che ospitava una registrazione del famoso coro femminile “Il mistero delle voci bulgare”, tra i riferimenti più importanti della musica tradizionale del luogo.


Gole Gandom

Lingua: iraniano

Significa “Fiore di grano” ed è una canzone tradizionale persiana che celebra le donne che lavorano nei campi. Un verso della canzone dice: “Il mio raccolto è stato abbondante/ non temo più ciò che il giorno porterà”. Sara Marini e Fabia Salvucci propongono una rilettura di questo canto d’amore e di coraggio che mantiene la sua natura ritmica ed essenziale.


Se guardi qui

Lingua: italiano

Due storie di vita accomunate dall’emarginazione e dalla disperazione: un africano che sfida il mare alla ricerca della salvezza per lui e la sua famiglia e un italiano disoccupato che non riesce a sfamare i suoi figli.

Il testo è scritto dal drammaturgo Riccardo Tordoni e la musica composta da Lorenzo Cannelli con la partecipazione di Sara Marini e Fabia Salvucci. Le due storie si incontrano nel brano anche grazie alle sonorità scelte: da un lato la chitarra elettrica che richiama gli strumenti a corda tipici africani, dall’altra i tamburi a cornice della musica popolare di casa nostra.


Ena Dio Tria

Lingua: calabrese grecanico

Brano originate tratto da un filastrocca enumerativa della Calabria greganica, con un po’ di ingredienti di ispirazione sarda, come le voci armonizzate come a simulare i canti a tenore. Il tutto accompagnato dai tempi scomposti di Michele Fondacci.


Ey Gome

Lingua: farsi (persiano)

“Il nostro amico musicista Pejman Tadayon – raccontano Marini e Salvucci – ha condiviso con noi una poesia del poeta persiano Gialal al-Din Rumi, un invito a cercare Dio dentro se stessi, senza dover necessariamente seguire riti o percorsi prestabiliti e dettati dalle religioni, come ad esempio il pellegrinaggio a La Mecca. Il taglio forte e critico del testo ci ha fatto pensare alla spinta calda e decisa del basso elettrico su cui abbiamo sviluppato l’arrangiamento”. La musica nasce da un’idea di Sara Marini, poi sviluppata da Lorenzo Cannelli e Fabia Salvucci.


La Vita Oltre

Lingua: italiano

Un altro testo uscito dalla penna di Riccardo Tordoni. Protagonista di questo brano è la voce, strumento di conoscenza e liberazione. E’ la storia di una donna che proprio nella voce trova la forza per rompere lo schema di un presente che non vuole e non merita e si proietta verso un nuovo futuro.


Negrume Da Noite

Lingua: portoghese

La versione di “Djelem di Mar” di un brano di Paulinho Do Reco cantato da Virginia Rodriguez. La canzone è un elogio della “razza negra” di Bahia che viene paragonata alla bellezza dell’oscurità della notte, eppur costretta a combattere per essere riconosciuta.


L’amuri Di Na Matri

Lingua: siciliano.

Musica di Lorenzo Cannelli e testo del siciliano Pietro Cernuto. Una dedica ad ogni madre e a quella smisurata forza di cui sono dotate le madri nel superare ogni difficoltà. Riferimenti e rocce per ogni figlio.


CREDITS

Musicisti:

  • Sara Marini, Fabia Salvucci – voci
  • Lorenzo Cannelli – pianoforte, laouto cretese, symphonia medievale, voce
  • Paolo Ceccarelli – chitarra elettrica, chitarra classica, cavaquinho
  • Franz Piombino – basso elettrico, basso fretless
  • Michele Fondacci – batteria, percussioni
  • Arrangiamenti: Djelem do Mar
  • Arrangiamenti vocali: Sara Marini e Fabia Salvucci
  • Composizioni originali: Lorenzo Cannelli, Sara Marini, Fabia Salvucci
  • Autori dei testi originali: Riccardo Tordoni, Pietro Cernuto, Theodoro Melissinopoulos
  • Produttore artistico Stefano Saletti

Djelem Do Mar - Voci Oltre
Djelem Do Mar – Voci Oltre

Collaborazioni ed ospiti:

  • Pietro Cernuto – zampogna, friscaletto, voce
  • Theodoro Melissinopoulos – voce
  • Stefano Saletti – bouzouki, gambrì
  • Pejman Tadayon – daf, kamancheh, ney, setar
  • Alessia Salvucci – tamburi a cornice
  • Registrato e mixato da Walter Lanzara presso Al Fondino Studio – Gubbio
  • Mastering – Fabrizio De Carolis presso Reference Mastering – Roma
  • Etichetta – Maremmano Records
  • Grafica – Manuela Huber
  • Foto e concept – Isabella Sannipoli
  • Traduzioni testi – Federica Mauri

FABIA SALVUCCI E SARA MARINI

Interpreti, cantautrici e musiciste, Sara Marini e Fabia Salvucci si muovono da anni nell’ambito della musica folk e world. Sara ha all’attivo un album, dal titolo “Torrendeadomo”, che si è guadagnato la cinquina delle Targhe Tenco come miglior disco in diletto; Fabia è attualmente impegnata nel tour di Tosca, Morabeza.

Si sono incontrate all’Accademia “PercentoMusica” di Roma in un corso di alta formazione professionale multi stilistico per cantanti. Grazie al loro background musicale comune, alla passione per le sonorità etniche e all’amore per la riscoperta delle musiche tradizionali e dei canti antichi, hanno condiviso lo stesso percorso, iniziando da subito a cantare insieme.

Hanno studiato, e con alcuni di essi anche collaborato, con artisti ed etnomusicologi tra i più importanti del panorama musicale popolare italiano tra i quali: Giovanna Marini, Elena Ledda, Nando Citarella, Ambrogio Sparagna, Tosca Donati, Nicola Piovani, Germano Mazzocchetti .

Nel 2016 hanno dato vita al loro progetto musicale “Djelem Do Mar”.

Interpreti molto versatili affrontano le tradizioni musicali dei popoli dell’Est Europa, di quelli dell’Europa centrale, fino all’Africa.

Dopo anni di rielaborazioni hanno sentito l’esigenza di dedicarsi a composizioni proprie.

Attualmente cantano in diverse lingue e dialetti, tra cui: yiddish, albanese, rumeno, greco, spagnolo, arabo, portoghese e dialetti italiani dal nord al sud. Il loro lavoro si caratterizza dalla rilettura a due voci di un vasto repertorio frutto di attente ricerche, nel rispetto dell’estetica musicale della provenienza di ogni canto ma con lo sguardo rivolto al presente. Curano personalmente gli arrangiamenti e le armonizzazioni vocali.

Oltre ad esibirsi in concerti e spettacoli anche in altre formazioni dando vita a svariate collaborazioni, Sara e Fabia lavorano come insegnanti di canto curando numerosi progetti musicali legati alla vocalità popolare, mosse dal desiderio di trasmettere e diffondere il più possibile un patrimonio che sta scomparendo cercando di renderlo accessibile a tutti.

Biografia di Alessandro Calzetta

Alessandro Calzetta (Roma, 1971) è un appassionato di musica e canzone d’autore, direttore del web magazine Bravonline.it, grafico pubblicitario e webdesigner di professione. Fa parte della giuria del Club Tenco.
e.mail: info@alessandrocalzetta.it

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