Loris Vescovo è un cantastorie ed un musicista poliedrico. Lo conoscevo già da molti anni ma non avevo dato molto risalto alla sua cultura musicale. Con il suo ultimo CD, Borderline, finalista al Premio Tenco 2009 ( gli è stata attribuita la Targa Disco in Dialetto), Loris ha realizzato un’opera straordinaria: è riuscito ad amalgamare il dialetto friulano, lingua ostica e non facile da capire, con una musica borderline sotto certi versi ma etnica a seconda della storia da raccontare, e con storie molto forti che raccontano di guerre tra Italia, Iugoslavia, Austria e Slovenia per difendere i confini ( Caporetto); ma anche di storie di linee di confine interiori in Fade in China; di storie d’invasioni (Per Dietro, DaviAnnan); di storie d’emigranti di ieri ma anche di oggi ( Canecutters, Ellis Island); di storie della denatalità del ricco Nord-Est (Comprà) e di una aspirante soubrette televisiva che resta disillusa (Veline); di storie di narcisismo di chi diventa prigioniero della torre troppo alta ( Ai li sur le tor Eiffel) e il desiderio d’esplorare realtà parallele e sotterranee (Underground).
Heartquake ed Un altro giro di giostra, sono due racconti sulle frontiere del tempo e sulla sensazioner di vertigine rappresentata dall’attimo e dal presente, li trovo toccanti ed emozionanti. Particolarmente significativo il brano Ellis Island con l’introduzione di Julia Kent e la poesia della poetessa slam sudafricana Natalia Molebatsi, dedicata alla discriminazione razziale subita dagli immigrati italiani in Australia:
“Tutti approdano alle rive della vita dal ventre di quest’acqua dalle ali del vento che ci scelgono uniti dall’anima, unica anima ma poi ci allontaniamo da noi stessi cercando di provare quanto grandi siamo. Ci siamo dimenticati che l’unica religione che dovrebbe prevalere è l’amore, l’amore che ci chiama alla speranza e all’umiltà, la tua gente non è meglio della mia, nessun fiore in questo giardino della vita è migliore di un altro.”
Questo viaggio in musica ( lo dimostra l’ottima copertina con l’interno raffigurante le cartine geografiche) e nelll’analisi psicologica delle storie, Loris è stato accompagnato da una band sensazionale:
Leo Virgili, polistrumentista ed arrangiatore eclettico. Ha militato in diversi gruppi.
Simone Serafini, bassista elettrico e contrabassista anche lui attivo in molte formazioni.
Julia Kent, violoncellista canadese che vive a New York e membro fondatrice della Band Rasputina oltre che aver collaborato con numerosi artisti.
Insieme, tutta la band ha ottenuto un grande risultato che va al di là dei confini italiani. La musica ma anche le canzoni cantate in friulano possono essere ascoltate in ogni parte del mondo.