Tiziano Zanella è nato a Venezia nel 1962 e comincia lo studio della musica già a 5 anni. L’amore per quest’arte gli viene trasmesso dal padre Bruno, fisarmonicista e orchestrale.Inizia così per Tiziano, una vita incentrata quasi esclusivamente sullo studio del pianoforte.
A 11 anni vince le selezioni per l’ammissione e l’iscrizione al Conservatorio di Musica ” B. Marcello ” di Venezia,
nel 1982 si diploma con il massimo dei voti in pianoforte principale.
Dai docenti viene considerato un pianista ribelle, in quanto già all’età di 16 anni, comincia ad esibirsi in serate non propriamente consone al tipo di musica fino a quel momento studiato,amante di quel genere musicale un po’ meno ” serioso “,come dicevano gli insegnanti, ma per lui più completo e che gli permetteva di sfogare la sua voglia di creare. Ciò che la musica classica non gli consentiva.
è un amante dell’armonia e anche questo è stato motivo di scontro con l’ideologia completamente diversa dei suoi insegnanti.Si diploma,e anche se la sua strada poteva sembrare segnata, decide di cambiare completamente indirizzo musicale e diventare un pianista di pianobar.
Continua tuttavia ad esibirsi in concerti di musica classica, amando in particolare il repertorio per pianoforte e orchestra, non disdegnando assolutamente il jazz e altre forme musicali.
Fortunatamente gli ingaggi in vari locali non si fanno attendere, sia come solista che come orchestrale.
Ormai conosciuto come pianista classico di alto livello, viene richiesto dalla RAI per registrazioni di brani musicali e
alla cerimonia di apertura di un carnevale Veneziano accompagna al pianoforte il soprano Katia Ricciarelli.
Recentemente incide il primo CD, interpretando 20 brani del repertorio classico del pianoar.
Tiziano Zanella l’ho incontrato alcuni fa nella mia città mentre suonava il piano. Affascinata dai suoni classici ma soprattutto jazzistici l’ho reincontrato nella sua Venezia, in piazza S. Marco tra l’arte ed il mare. Tiziano Zanella suona il suo piano da quando era bambino e forse lo ama più di ogni altra cosa al mondo. Milioni di persone di tutte le nazionalità hanno avuto il privilegio d’ascoltarlo seduti o passeggiando in piazza S. Marco, al Florian, ai Quadri, al Danieli ma anche sull’Orient Express.
Un uomo, un pianista che ha fatto innamorare e che ha fatto sognare, che ha fatto dell’arte della musica una ragione della sua vita.