Provate immaginare i granelli di sabbia contenuti in un pugno che vengono lanciati in aria e che cadono ovunque; è così che io immagino gli artisti, dei puntini sparpagliati in ogni angolo di questo paese stupendo,ricco d’arte, di musica e di letteratura. Nelle Marche, regione accogliente, a San Benedetto del Tronto, cittadina affacciata sul mar Adriatico, un granello di sabbia appena vista la luce ha amato la poesia. L’Artista si chiama Andrea Papetti che a soli 18 anni ha vinto dei concorsi letterari nazionali. A quell’età ed immerso nel panorama artistico, sulla strada ha incontrato la musica. Alcune poesie sono diventate canzoni.
A 25 anni, Andrea ha scritto un testo molto importante L’uomo della verità dedicato all’eroe siciliano Peppino Impastato. Questa canzone divenne subito la colonna sonora di un documentario e fu inserita in un libro di poesie e canzoni per Peppino Impastato. Quattro anni fa Andrea Papetti ha conosciuto il grande batterista Alessandro Svampa, celebre per aver suonato con De Gregori ed insieme hanno fatto un percorso fino a realizzare l’album L’inverno a settembre nel 2010. Hanno partecipato a questo progetto il chitarrista Massimo Fumanti, il contrabassista Luca Bulgarelli, il pianista Angelo Trabucco, il fisarmonicista Mauro Menegazzi ed il sassofonista Fabrizio Mandolini, tutti ottimi ed apprezzati musicisti dato che hanno suonato con artisti di grande fama come Renato Zero, Francesco De Gregori, Sergio Cammariere, Fabrizio Bosso, Roberto Vecchioni, Pierangelo Bertoli, Alex Britti e tanti altri.
In questo CD , le canzoni hanno tutte uno spessore artistico notevole soprattutto nei testi. Le tematiche vertono alle problematiche sociali e alla guerra come il pezzo dedicato a Enzo Baldoni ucciso in Iraq nel 2004, intitolato “Inferno Baghdad” ma anche “Il testamento di Enzo”, magnificamente recitata da Piergiorgio Cini, rivelandosi a mio dire un bravo attore; “Così lontano così vicino” tocca un tema attualissimo: la miniera “…traducimi le stelle…l’epitaffio della miniera….visi di fuliggine e sangue nella sera….” Che vorrei dedicare a tutti i minatori imprigionati e morti nelle miniere ; altro impatto sociale è in “Vanilla sky”, contrasto tra realtà e sogno; “L ‘uomo della verità” è la storia dell’eroe siciliano che ha distrutto l’omertà con la voce e la sua mano; bellissimo il testo di “Il cielo di Beslan” ….SI PUO’ MORIRE PER UN’IDEA, UN CAPRICCIO, UNO SCHERZO, IN GUERRA DA SOLDATO, IN PACE DA ANNOIATO MA MAI CON GLI OCCHI DA BAMBINO ….; nel cd troviamo anche canzoni romantiche come “Hotel” dove ricorda le poesie di Verlaine e i paesaggi di Monet; “Parigi cosa avevi nella testa?” …ora voglio danzare sulle dune dei silenzi là dove non c’è il sole a scaldarmi i sensi…: “Lìinverno a settembre” dedicata alla mamma; “Ninna nanna” dedicata alla nonna ed infine “Al molo” perché il molo è sempre lì pronto ad accogliere ogni uomo disperato sorpreso nella pioggia. Nel CD è stato aggiunto un bonus track “Banneri” cantato assieme al bravo cantautore siciliano Pippo Pollina.
La voce di Andrea Papetti è bella e pulita ma non si distingue particolarmente perché assomiglia ad altre voci del panorama di cantautori attuale ma questa precisazione non è un problema dato che ricordo le voci giovanili di Luigi Grechi, Giorgio Lo Cascio, Claudio Lolli e Francesco de Gregori abbastanza simili poi con la maturità e attento studio, seguendo strade diverse si sono personalizzate. Auguro che anche Andrea trovi la sua strada e la direzione giusta in questo senso.