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Bardomagno: parliamo di rock e di liriche medievali

I Bardomagno sfornano un nuovo disco. La parola “antica” e la critica sociale. Non potevamo mancare…

Beh certamente qui usciamo dal seminato della canzone d’autore e mettiamo i piedi e tutte le scarpe dentro le trame rock epiche più classiche. E cadono puntuali certi suoni e certe soluzioni, quel modo scuro di pensare alle distorsioni delle chitarre, compatte e amalgamanti, quel certo modo di drumming che tanto richiama (a tratti) i timpani a scandire battaglie… e poi le voci, corali, ad inneggiare riscosse e rivoluzioni. Insomma l’immaginario dei Bardomagno (il suono rock di Feudalesimo e Libertà che ormai conosciamo tutti) è decisamente questo sotto tutti i punti di vista. Ma di questo nuovo disco dal titolo “Li bardi son tornati in Locanda” ovviamente è la parola che noi andiamo a pescare e che ci piace illuminare: questo linguaggio inventato, che fa il verso al modo medievale, ironico e intelligente… la parola per noi diviene anche un importante protagonista. Un disco di critica sociale, dove l’allegoria conduce all’eccesso e dunque così sbeffeggia tutti quei paradossi che diventano normalità nel quotidiano. Se vogliamo un disco politico, partigiano in senso romantico…

 

Oltre tanto rock anche qui impera una certa canzone d’autore. O comunque un modo di usare le parole. Medievale o non, che rapporto avete oggi con la parola?
Musicare ‘l verbo dell’Imperatore è la nostra missione. Raggiungere più fasce di persone possibile per convertirle allo ghibellinismo e allo feudalesimo ci è stato reso possibile financo con l’uso delle parole. Se non ci fossero state le parole staremmo solo a prenderci a legnate sul groppone per far capire alle genti che l’unica soluzione è tornare alla piramide feudale e alla rotazione triennale. Ovviamente se usassimo la violenza non ci prenderebbe sul serio nessuno

Scriverla in neo-medievale, in qualche modo è un senso ironico da dare anche alla parola stessa? Come a prendersi gioco anche di lei e di come la usiamo oggi?
Sbeffeggiare la lingua moderna con l’uso di neologismi, traduzioni, latino maccheronico, ci aiuta a creare un grande gioco di ruolo in cui noi canzoniamo e sbeffeggiamo la società attuale.

Un rock assai classico: ma sei i Bardomagno usassero il suono moderno?
Nell’album sono presenti anche sonorità piuttosto moderne, ma ci piace svariare e variare sia con i temi che con le sonorità.

E se fosse un cantautore? Come ve lo immaginereste?
Un Cecco Angiolieri meno incazzato.

Biografia di Redazione Bravo!

Bravonline nasce tra il 2003 e il 2004 frutto della collaborazione tra vari appassionati ed esperti di musica che hanno investito la loro conoscenza e il loro prezioso tempo al fine di far crescere questo magazine dedicato in particolar modo alla Canzone d’Autore italiana e alla buona musica in generale.

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