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MARCO SONAGLIA – Ballate dalla grande recessione

la recensione di Bravonline

MARCO SONAGLIA

MARCO SONAGLIA è un cantautore marchigiano, insegnante di musica presso l’Accademia dei Cantautori di Recanati, originario di Fabriano e residente a Recanati.

Nel 2021 pubblica “Ballate dalla grande recessione”, un concept album composto da dieci brani inediti e musicato sui testi del giornalista, poeta e traduttore siciliano Salvo Lo Galbo.

Questo lavoro, concepito durante il primo lockdown 2020, prodotto da Paolo Bragaglia tra settembre e novembre 2020, è il terzo disco di MARCO SONAGLIA, dopo la pubblicazione da solista de Il pittore è l’unico che sceglie i suoi colori (2012) e Il vizio di vivere (2015).

Sonaglia ha poi pubblicato altri due dischi, frutto della collaborazione con i Sàmbene (gruppo nato nell’ambito della scuola dove insegna insieme alla direttrice Lucia Brandoni); Sentieri partigiani, tra Marche e memoria (2018) e I Sàmbene cantano De Andrè (2019).

Le 10 ballate che compongono il disco (8 se escludiamo il primo brano Primavera a Lesbo, e l’ultimo La mia classe), sono canzoni di pura militanza politica che oscillano tra gli schemi delle ballate francesi alla François Villon e lo stile musicale del primo Bob Dylan.

L’intero lavoro (come si legge nel booklet) è dedicato alla memoria di Ermanno Lorenzoni, «sindacalista SGB, militante e quadro rivoluzionario del Partito Comunista dei Lavoratori».

Marco Sonaglia e Salvo Lo Galbo fotografano nitidamente il difficile periodo storico che stiamo vivendo ricalcando l’attualità e i ricorsi storici che si affastellano ineluttabilmente.
Sono canzoni di impegno e militanza, di natura “emergenziale” come dice spesso lo stesso autore.
E la lotta e la militanza, quando raccontati diventano spesso canzone e poesia soprattutto nei momenti di grande tensione collettiva.

Così dalla Grande depressione del 1929 fino all’attuale Grande recessione, la crisi economica mondiale iniziata negli Stati Uniti d’America tra il 2007 e il 2013 in seguito alla crisi dei subprime e del mercato immobiliare, gli eventi si ripetono inesorabilmente.

In uno dei momenti più bassi dell’attuale crisi, in piena pandemia, Sonaglia raccoglie, quasi come in una galleria, 10 tra gli eventi simbolo che caratterizzano questa oscura fase storica.
Si va dalle storie dei profughi di guerra confinati in Grecia fino agli omaggi per quegli uomini, simboli di impegno e coraggio, che hanno lasciato un segno nella Storia contemporanea.

In “Primavera a Lesbo”, con il violoncello di Julius Cupo che fa da tappeto al dramma dei profughi, si viaggia tra i tanti, troppi costretti alla dannazione e si scorge la storia di una bambina di sei anni coinvolta in un incendio scoppiato presso le cucine di fortuna allestite nella tendopoli di Moria (Lesbo).
«Piccola era stamani la bimba in ambulanza sfuggita ai talebani e morta di ignoranza» ed ecco che nella complice indifferenza si consumano drammi di intere generazioni funestate ancor più in tempi di Pandemia «Lavatevi le mani! Tenete la distanza!»

In “Ballata per Claudio”, dedicata a Claudio Lolli, si omaggiano gli ideali di una stagione rivoluzionaria mai sopita, e come in una lettera  simbolicamente scritta per il compianto cantautore bolognese scopriamo le citazioni di alcune tra le sue più celebri canzoni; Aspettando GodotGodot è venuto e d’occhi ha avuto i tuoi…”, e poi Keaton (conosciuta anche per la versione di Guccini). Oppure Borghesiail vento non l’ha più spazzata via”.
In questa lettera mai spedita si racconta il corso attuale degli eventi dopo le vecchie stagioni rivoluzionarie, “E chi ha più visto zingari felici?” “i Sogni sono diventati zanzare in volo”, e “come abbiamo venduto un quadro in più di mille cornici”; decisamente una delle ballate più intense e commoventi di questo album.

Ci sono poi gli omaggi verso quegli uomini che hanno pagato anche con la privazione della libertà personale la loro lotta per il rispetto degli ideali umanitari. Ecco quindi la “Ballata dello zero” che racconta dell’ingiustizia perpetrata verso Mimmo Lucano, esempio vivente dello scontro di civiltà tra chi vuole preservare la dignità umana e chi pensa invece solo al profitto mediatico (il ministro Salvini considerava Mimmo Lucano “uno zero).

Si passa poi anche per altri episodi di cronaca, e le denunce per gli stillicidi da parte di un apparato di polizia repressivo come in Ballata per Stefano (dedicata a Stefano Cucchi), arrivando anche a toccare la cronaca più recente come nella ballata dedicata a Sacko Soumaila, il bracciante sindacalista freddato con un’arma da fuoco nel 2018 nelle campagne di Vibo Valentia.

E certo non mancano le donne in questo lavoro; in “Ballata a una ballerina” ci si sposta solo un poco nel passato per ricordare le gesta eroiche di Lola Horowitz, nome d’arte di Franceska Mann, la ballerina ribelle che sparò ai nazisti aprendo così la strada verso una rivolta.

E poi si viaggia anche fuori dall’Europa, si va a Cuba per capire “Cosa resta di una rivoluzione?” dal momento che il dopo Castro ha tradito ogni aspettativa e segnato un’emergenza (amplificata dalla Pandemia) che è stata all’origine di nuove misure di austerità da parte del governo.

Il lavoro di Marco Sonaglia arriva diretto e asciutto, smuove le coscienze, denuncia i fatti in tutta la loro reale crudezza.
E la musica accompagna il racconto, talvolta lenendo le ferite, più spesso sferzandole con il sale.

Questo disco, rappresenta quasi un manifesto di rivolta composto da quegli ideali di lotta che forse sono stati solo accantonati per qualche tempo ma che non sono di certo ancora sopiti.

Non a caso il lavoro si conclude con la riflessione contenuta ne LA MIA CLASSE che rilegge in versi lo smarrimento della coscienza operaia, delle mancate responsabilità della sinistra politica, e ci lascia comunque con la speranza e la convinzione che dopo le numerose diverse battaglie perse sul campo, la guerra per la salvaguardia dei diritti e degli ideali di uguaglianza sarà comunque vinta.

MARCO SONAGLIA - “BALLATE DALLA GRANDE RECESSIONE”
MARCO SONAGLIA – “BALLATE DALLA GRANDE RECESSIONE”

TRACKLIST

  1. PRIMAVERA A LESBO
  2. BALLATA PER CUBA
  3. BALLATA PER STEFANO
  4. BALLATA PER CLAUDIO
  5. BALLATA DELLA VECCHIA ANTROPOFAGA
  6. BALLATA A UNA BALLERINA
  7. BALLATA DELLO ZERO
  8. BALLATA PER SACKO
  9. BALLATA DELL’ARTICOLO 18
  10. LA MIA CLASSE

CREDITS

Tutti i testi sono stati scritti da: Salvo Lo Galbo

Tutte le musiche sono state composte da: Marco Sonaglia

Registrato e mixato da: Paolo Bragaglia tra Settembre e Novembre 2020 presso il Klangsturm studio di Montefano

Produzione artistica: Paolo Bragaglia

Arrangiamenti: Marco Sonaglia

Voce, chitarre, armonica: Marco Sonaglia

Tastiere ed elettronica: Paolo Bragaglia

Violoncello: Julius Cupo

Progetto e copertina: Tommaso Pigliapoco

Biografia di Alessandro Calzetta

Alessandro Calzetta (Roma, 1971) è un appassionato di musica e canzone d’autore, direttore del web magazine Bravonline.it, grafico pubblicitario e webdesigner di professione. Fa parte della giuria del Club Tenco.
e.mail: info@alessandrocalzetta.it

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