Ha pubblicato pochi giorni fa il suo ultimo romanzo Malastagione, scritto a quattro mani con Loriano Macchiavelli, ed è già pronto a ripartire per un nuovo tour. Francesco Guccini, settant’anni compiuti lo scorso anno, vive a Pavana, una frazione di Sambuca Pistoiese sull’appennino tosco-emiliano. Una vita lontana dal trambusto di una città come Bologna, una realtà serena e ordinata, e non “isolata” come vuole una sciocca di leggenda che circola sul suo conto. Non guida e non ha il cellulare Francesco Guccini, ma non per questo vive da eremita: “Ho internet, leggo i giornali, guardo i Tg, – ha precisato in una delle sue recenti interviste – vivo in montagna, ma qui la vita pulsa!”. In questi ultimi dieci anni Guccini ha scritto romanzi (ben otto), inciso un solo disco di inediti (“Ritratti” nel 2004). Guccini per sua stessa ammissione è un “pigro”. Ha composto sei canzoni, quattro le ha già eseguite dal vivo negli scorsi anni e due inediti. Non abbastanza per un nuovo disco, ma pur sempre un buon inizio. In compenso Guccini, come Bob Dylan, riparte con il suo “never ending tour”. Quattro le tappe previste: Ancona, Parma, Lecce e Carbonia, quest’ultima nel Sulcis, terra di lavoro e di miniere. Accompagnato dalla sua storica band (Juan Carlos Flaco Biondini, Vince Tempera, Antonio Marangolo, Roberto Manuzzi, Ellade Bandini e Perluigi Mingotti), l’8 aprile Guccini si esibirà al Palarossini di Ancona, nella riviera del Conero, dove nel 1971, poco più che trentenne, registrò il video della canzone La tua libertà. La scaletta? Quella degli ultimi concerti del 2010. La stessa che Flaco Biondini ha definito “il paradiso dei gucciniani”. Canzone per un’amica, Dio è morto, Noi non ci saremo, La locomotiva, i classici di sempre, si alterneranno a capolavori come Amerigo, che narra la storia dello zio Enrico emigrato negli Stati Uniti a inizio secolo, Canzone di Notte n.° 2, Lettera o Canzone per Piero, dedicata ad un amico d’infanzia, per altro presente al concerto di Pistoia lo scorso 20 novembre. Nei concerti di Guccini c’è spazio per l’amicizia, per il ricordo degli amici che non ci sono più, ma anche per gli amori, vissuti o immaginati in Inutile e Autogrill o per quelli finiti descritti in Farewell e Quattro stracci. Le ultime quattro esibizioni di Guccini, a Torino, Roma, Pistoia e Milano, hanno fatto registrare il tutto esaurito, mentre le prevendite per Ancona, Parma e Carbonia sono già iniziate. Un tour che bene o male copre tutta la penisola e che farà emozionare tre generazioni, padri e figli, da sempre il pubblico del Maestrone di Modena, pardon, di Pavana.
FOTO DI GIORGIO BARATTO