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Flavio Giurato – Per Futili Motivi

Flavio Giurato

Rovistando fra macerie e polvere dei vecchi 45 dischi si trovano inaspettate sorprese. Tra le vittime di un impietoso mercato c’è un certo Flavio Giurato, romano, classe 1949, autore di una notevole opera prima nell’anno 1978 (anno in cui il disco più venduto fu “Stayin’ alive” dei Bee Gees: ma chi lo capisce questo mercato?). “Per futili motivi” è notevole sotto molti aspetti e non ci limitiamo a pensare alla musica e alle parole.

Procediamo con ordine. L’idea: un concept album sulla storia di un ragazzo che compie diciotto anni il 9 giugno 1940 (il giorno prima dell’entrata in guerra dell’Italia), si prepara a partire ed è testimone della seconda guerra mondiale, fra “orrori e rovine” – come canta nell’evocativa e coinvolgente “Che ne sapevo” -, una Parigi martoriata e i bombardamenti (tra cui quello del quartiere San Lorenzo, in “Una brutta ventata”).

La musica: ricercata ed eterogenea, improntata soprattutto su un raffinato rock con diversi richiami al progressive, accenni di musica popolare e momenti di intensa liricità (in “Un colpo di vuoto” è impressionante il cantato tagliente carriva con una chitarra elettrica dopo un’introduzione strumentale con la tastiera).

I testi: musicali, istintivi e passionali, in cui vive tutta la disperazione della città deturpate, degli affetti perduti, della giovinezza sprecata; parole vissute dall’interno della vicenda e non con un distacco esterno (pensando a “1940” di De Gregori). L’interpretazione: una voce straordinaria che sfiora in più occasioni il teatro – alternando lingua italiana e accento romanesco -, con momenti di recitativo, allegra sdrammatizzazione, lancinante tragicità. Un disco dal giusto respiro, circolare, senza buchi. Di certo non folgorante, ma progettato – con perfezione, ma senza calcolo – con professionalità, senza rinunciare ad occasionali e inattesi voli poetici.

 

Flavio Giurato nasce a Roma nel 1949.
Dopo aver inciso, tra 1978 e 1984, tre dischi importanti ed innovativi, ma non premiati dal mercato, è scomparso dalla scena musicale e si è dedicato, come autore e regista, a cinema e televisione.

L’esordio discografico risale al 1978, con “Per Futili Motivi”, vinile mai ristampato su CD ed attualmente reperibile solo nei negozi e nei siti di rarità per collezionisti. Il disco successivo, “Il Tuffatore” (1982), fortemente lanciato e sostenuto negli anni Ottanta dalla trasmissione televisiva “Mr. Fantasy” di Carlo Massarini, e “Marco Polo” (1984) sono stati invece ripubblicati su CD nella collana Urlo della CGD, ma da molti anni non sono più reperibili nei negozi.

Nonostante il silenzio discografico durato per quasi venti anni, Flavio Giurato ha continuato a scrivere canzoni e, a volte, a suonare dal vivo per il puro piacere di farlo: tra il 1996 ed il 1998 sono note alcune sue apparizioni live, a sorpresa e fuori da ogni logica di business, a Ostia, e in Sardegna a Bosa, Montresta e Thiesi. A fine Giugno 2002 si è esibito a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), a Ottobre a Macomer, nel 2003 a Roma e a Costa Valle Imagna (Bg).

Nel 2002, all’improvviso e senza nessuna visibilità né attenzione da parte dei media e degli specialisti di settore, è uscito un nuovo disco “Il manuale del cantautore”, autoprodotto da Giurato e distribuito prima via Internet , poi ripubblicato nel novembre 2007  (ora in vendita online presso Interbeat oppure nei negozi tradizionali distribuito da Egea),  comprendente cinque nuove canzoni incise tra il 1990 e il 1996. Il nuovo album, sebbene realizzato con pochi mezzi, ha restituito un autore ancora al meglio delle proprie qualità: la voce intensa, i testi essenziali ma ricchissimi di spunti e contenuti, gli arrangiamenti originali. E anche un ritrovato desiderio di fare musica.

Nonostante l’impossibilità di reperire i suoi dischi, Giurato non è mai stato dimenticato da chi l’ha scoperto grazie a Mr. Fantasy, e da chi ha potuto scoprirlo successivamente. Il suo “culto” si è diffuso via Internet, attraverso i siti a lui dedicati, gli MP3 da scaricare online, lo scambio di materiale. Come il mini cd autoprodotto e le ultime apparizioni live testimoniano, la ricerca artistica di Flavio Giurato sta continuando, ancora una volta in modo del tutto autonomo ed originale.

Biografia di Antonio Piccolo

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