in , , , ,

Giulio Spagnolo: esserci, confrontarsi, oltre le maschere

Ecco l’esordio discografico del cantautore leccese Giulio Spagnolo. Bella critica sociale…

Assistiamo spesso ad un ritorno dei cantautori. Tornano con un piglio circense, allegorico, con un immaginario che non passa solo dal suono ma anche dai costumi, dal modo di essere, passa dagli arrendi e dalla letteratura a corredo. Giulio Spagnolo, leccese, cantautore emergente che arriva al suo esordio con un disco come “Beato chi” (bel video della title track)… disco che non si chiude dentro i classicismi ma anzi sposa il futuro dell’elettronica ma non ne abusa visto che la radice fa sempre scuola. E poi la parola: maestra, docilmente utile, velenosa quando deve fare critica. Ed è proprio dalla parola che iniziamo un piccolo viaggio verso…

La parola cantata oggi torna ad avere un ruolo importante. E tu che 
rapporto hai con la parola?
Potrei definirlo principalmente un rapporto “delicato”. Durante la stesura dei testi dell’album notavo una forte dedizione al dettaglio di ogni singolo suono delle parole proprio perché ogni parola ha un peso, una forza, un suono, una parola sbagliata riesce ad annientare una persona.
L’album mi ha dato modo di intensificare questo rapporto cercando di scrivere con l’intento di riuscire a dire ciò che si vuol comunicare senza offendere nessuno.

Registrare, scrivere, veder prendere forma un disco intero: una 
violenza o una liberazione?
Posso confermare che si assaporano entrambe. Tutto il lavoro che si nasconde dietro a qualsiasi produzione viene vissuto con un continuo altalenare di emozioni: si osserva crescere l’intero progetto tra sorrisi, delusioni, esagerazioni, errori, sorprese e tanto altro…
Il tutto viene legato da una forte determinazione, che sarà l’elemento fondamentale a condurre alla fine dei lavori e come si sa, la fine di qualsiasi cosa è una liberazione.

E tu in qualche modo sei cambiato con la nascita del disco? È cambiato 
il tuo modo di pensare alla musica?
Direi di si, da questa esperienza ho appreso tanti aspetti del settore che hanno fatto luce sulle intenzioni del mio percorso. E’ vero un disco ti cambia, anche se non sono direttamente i brani a farlo ma tutto ciò che farai per il tuo disco. Non mi schiodano dalla mia idea di musica che vivo da quindici anni ormai, non sogno di diventare qualcuno, ma necessito di produrre brani per sentirmi vivo, è l’unico linguaggio che conosco per riuscire ad esprimermi.

Confronto epico tra Dio e l’uomo… cosa ne vien fuori secondo te?
Ne viene fuori l’unicità dell’uomo. Il suo punto di vista e le risposte alle opere di Dio lo portano ad allontanarsi dalla fede inseguendo la propria esistenza sulla terra. In questo brano ho voluto dare all’uomo l’opportunità di credere nelle proprie capacità, nelle scelte e nelle conseguenze lasciandolo avvolto in un interrogativo infinito.

Critica sociale che prende forme e colori diversi: il cantautore oggi 
torna a fare critica sociale? Ha ancora questo ruolo?
La critica sociale, quella genuina, l’ho sempre interpretata come un biglietto da visita per le proprie idee, aiuta molto ad identificare la propria linea di pensiero. Credo che questo sia sempre stato il simbolo d’appartenenza ad una nicchia di artisti molto estesa nel mondo del cantautorato.
Proprio questo è il periodo più giusto per tornare a fare una buona critica sociale, di fronte a tutto ciò che stiamo vivendo dovremmo sfruttare la musica come arma per mandare messaggi importanti che muovono di conseguenza tante teste pensati.

Biografia di Redazione Bravo!

Bravonline nasce tra il 2003 e il 2004 frutto della collaborazione tra vari appassionati ed esperti di musica che hanno investito la loro conoscenza e il loro prezioso tempo al fine di far crescere questo magazine dedicato in particolar modo alla Canzone d’Autore italiana e alla buona musica in generale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vota l'articolo!

Louis Siciliano

LOUIS SICILIANO, ESCE IN DIGITALE E IN VINILE IN EDIZIONE LIMITATA ANTICA VERITÀ COSMICA

Rahimi: il rap, il pop, la canzone d’autore